Pagina:Della Croce - L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III, 1574.djvu/27

‘urna, Regina. fenta.tcL fopra. dui tigri vnoper bandajaquale hauea tre coróne v’rìè in teffa,& vnaper marni,& i tigri due arme in petto-delti cgni di Frància, & ToloiuaJ. bandadefiìradue leoni convna balla mondiale nel mego.Vna faladc, &vna.Giu(ìitia, & alkfmSlra vno-fan Mar co,& vno Dauit. F’cra poi Vili fama,vnlùmenco,CaualliVegpfei,rm.i, & altre figure dìuerfe con molte confettiorù di più fortCD. ^lllamenfa delle Darne v’eratto diuerfe-figure trale quali dueleoni»vnufl>ercw%a,iiercole cólmmdo fopra le (palle, vncc Talade, Mer curio, Ioue,Fcnere, è Saturnoydonne, che s àbbraciauano, è che dangauano, & altre figure, è tutte haueano nelle mani vno Accadente fatto à guifa duna mamtto di fiori di fetta cdlfuo-fignificato diuerfo & v erano oltre quefile varie confettioni, che in tuttala colatione arriuauano al numero di. i % 6 o.piati, è le figure erano $oo.le quali,è le confettioni ancor a furono difienfate per fauor alle gentildormerifer natone vcnt’otto bacili mandati ilgiorno figuente ad apprefintare alti.stmbajciatori, & adì altri Signori, il Rè dopo ìefferfi fermatoalla, menfacirca vno quarto dbora,auiùnandoft già la fera fi Iettò, è fù accompagnatoal fuo palagio con Cordine più volte defiritta, è le-Dame andarono alle loro cafiLD. Lunedì Sua Maeftd: fu cenpuocbi defum à pranfare la feconda volta ’mcafa delfino ^imballatore, è dopò pranfo andò incognitamente verfo lagiudccapcr vedere bene ìnprofifiettiua il fato dì Vmogia "è dipoi pur incognita vifitò tutte le principali chiefe della. Citta,.fi come fece per tonanti quella, dì fanta. Martha, battendo voluto ancora vedere il monaferio di quelle Reuerende monache, enei partire figli mofirò gratìofa coll’alquanti fiuti, èducali d’oro, chefitrouò adofifo, è circa le vent’due horehauendofi da fare la guerra de ponti alli Carmìni con bafloniffinga. pero l’ufata punta, fecondo Infinga di quelle due fdttiom popolari Nicoloù, o, vogliamo dire Canaroli, è Capellóni per natura, & antico collume competitori fra loro di fama, è d’honore,vi fi volfe ritrouarepreferitelaMaedìfirn,fi comlyaueadefirderatopiù voltepet godere ancora quefiCaltro trattenimento,■ è filaggo, efitfidufiè s"ul tardo condì Trencip, è Signori in cafx del Clari]fimo: Iacomo Foficarini -Ambafiiat&reper megp il poniti - Effcndofi dunque jpatrft la fama perla Cittì delia guerra reale, che fi dotte*fare i corner fi quitti afidipertempo tanto popolo per tutte le Strade, è fopra palchi, è per acqua coni rifinite barche à lungcìl Canale, & erano così piene lefinefilre & gente,.è colmi r tétti, che ì gjuditw vniucrjkté paffiàùano cinquanta mille perfione_D. Fu fattofubito bando pena la galea, che tutti quei, che montafifero s‘ul ponte tagiiafiferò prima le punte à loro ùfioni, è pena la viti à chi tirafije fafifi, mettefife mano aliarmi, è Cauf.jfie alcuno tumulto 5 altro inconnenicntc, come altre volte, è, accaduto-, ili Capitani per ordine de loro Signori vennero amati in guardia per vietare à [sandali- SuaMaeflà -.fattafi vedere alle finefilre, quali erano apparate di panni d’oro con fuoi gu nùaìi del medemo, Comparfiro in Campo da l’unaparte, è laltrada circa ducento cómbattenti mielate, é marmi incapo, & armati di giacchi,è corragge:* quii# D montati li