Pagina:Della Croce - L'historia della publica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico III, 1574.djvu/12

IO t di molto valor, c gran quantità di foglie, è trofei antichi, e moderni, d’archi, freccie, fcmitare,ffiade dorate, diuerfe celate, morìonì, & altra forte d’armi, trenta otto bandiere picciole Turchefcbe,&vna bella in,legna antica da battaglia del tempo del Duce Zianì, dell’imprefa di Barbaro/fa l’arbore, l’antena dipinti di bianco è rofjòfa li remigi della mcdefmia liurea roJfa,& verde con artigliarle, & archibugioni dapofla,&tutti li Vafcelli fopra nominati haueano loro trombetti, è tamburi, & alcuni di efft timpani, ò ftano gnacchere Tur chef che,gli altri poi, ch’io nonnominoperbreuità erano ancb’ejji armati, & adorni in varie maniere. Ma non lafciarò però di farmentione fra tanti d’vno Bregantino fuori delle arti, ch’era d’vno particolare, ornato d’intorno di tele dipinte ad immitationc d vnmoflro marino, con vna coperta nel mego in maniera di felge d’vno cortinaggio di rafo cremefino,con vn Nettuno à poppe fentato co’l fuo Tridente,che lo gouernaua,& àprora di fitto in fronte due caualli alati, che flauano in atto di tirarlo à fambianga d’vn carro,& quattro che vogauano vefliti da vecchi marini di tela dipinta, che imitauano carne ignuda con barbe lunghe canute con loro Tridenti dimanti, è cadauno d’effi con vno breue in fronte, che nominavano quatro fiumi famoft quitti d’intorno;cioè Brenta.Ladice,Tò,è Tiaue,dinotado sì come i fiumi corrono al mare, così egli è Signor del mar e,è de ’ Fiumi, è queflo è quanto mi refla di dir nel particolare de’ Brcgantini & Talafchermi delle arti, ch’erano da circa vinti, quelli th’aueano arbor & antenna, & vogauano ad vfo di galea, gli altri poi alla diSìefa fang arbor e antenna, li quali come ho su detto, hebbero ordine dalli fopranominati Signori Fabbio da Canale, è Giouanni Mocenigo d’andare l’ilìeffo giorno di Dominica li 18. al Vito in compagnia del Bucintoro tutto coperto di nuouo d’vno bellìffimopanno di rafo cremefmo, & indorato fimilmente molto riccamente, niellato di dentro diftelle d’oro & à poppe poflotti in regale fedia più alta del folito di patino d’oro co’l fuo Baldachino del medemo, & d’intorno ornato parimente, t } dopo pranfo fu l’hora di Vefpro il Sereniamo Principe è la Signoria con gli Mmbafdatori ordinarij di Trencipi, tra Squali quello del Rè Catholico, che non è folito intrauenire l’altre volte nelle pubiche cerimonie per cagione di precedenga, mahoraper non efferuifi ritrouato quello di Francia, effendoui prefante la Maeflà del Re fuo Signor, vièintrauenuto. Montar no fopra la bella Galea,molto fpatiofaflauorata a fregi doro,che fu deflinata già per il Clarifsimo Generale Sor amo, a poppe della quale vera pofla nel mego vna eminente fedia dipanno d’oro con vno fmiile Baldachino, & era rmigiata da circa quattro cento valenti Schiauoni a fei è fette per remo vefliti tutti di taffetà giallo è turchino alla liurea di Jùa Maeflà con molti cauallieri,e faldati di qualità fopra, trali quali ilfamofa Clarifsimo Mntonio da Canale, che fu Troucditor iti armata anco nel trmpo dellagiornata,con carico di Capitano Generale della fefla,al gouerno di tutta quefl’amata, & s’inuiorono verfa Mur ano per leuare la Maeflàfua,e condurlacon molto fauflo falennemente per vfa ftelli duoi Caflelli à fare la fuapublica entrata in quella Città, faguitati d’altri quatordici