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parte degli uomini, massimamente di noi laici e idioti, abbia sempre i sentimenti più presti che lo ’ntelletto; e conseguentemente meglio apprendiamo le cose singolari e gli esempi, che le generali e i sillogismi (la qual parola dee voler dire in più aperto volgare le ragioni), perciò avendo il sopraddetto valentuomo risguardo alla natura degli artefici, male atta agli ammaestramenti generali; e per mostrare anco più chiaramente la sua eccellenza, provvedutosi di un fine marmo, con lunga fatica ne formò una statua così regolata in ogni suo membro, e in ciascuna sua parte, come gli ammaestramenti del suo trattato divisavano: e come il libro avea nominato, così nominò la statua, pur Regolo chiamandola.

130. Ora fosse piacer di Dio, che a me venisse fatto almeno in parte l’una sola delle due cose che il sopradetto nobile scultore e maestro seppe fare perfettamente; cioè di raccozzare in questo volume quasi le debite misure dell’arte, della quale io tratto: perciocchè l’altra, di fare il secondo Regolo, cioè di tenere e osservare ne’ miei costumi le sopraddette misure, componendone quasi visibile esempio e materiale statua, non posso io guari oggimai fare: conciossiachè nelle cose appartenenti alle maniere e costumi degli uomini non basti aver la scienza e la regola, ma convenga, oltre a ciò, per metterle ad effetto,