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perciocchè la tua tenera età non sarebbe sufficiente a ricevere più principali e più sottili ammaestramenti, riserbandogli a più convenevole tempo, io incomincierò da quello che per avventura potrebbe a molti parer frivolo; cioè quello che io stimo che si convenga di fare, per potere in comunicando ed in usando colle genti, essere costumato e piacevole e di bella maniera; il che nondimeno è o virtù o cosa molto a virtù somigliante: e comechè l’esser liberale o costante o magnanimo sia per sè senza alcun fallo più laudabil cosa, e maggiore che non è l’essere avvenente e costumato; nondimeno forse che la dolcezza de’ costumi e la convenevolenza de’ modi e delle maniere e delle parole giovano non meno a’ possessori di esse, che la grandezza dell’animo, e la sicurezza altresì a’ loro possessori non fanno. Perciocchè queste si convengono esercitare ogni di molte volte, essendo a ciascuno necessario di usare con gli altri uomini ogni dì, ed ogni dì favellare con esso loro: ma la giustizia, la fortezza e le altre virtù più nobili e maggiori si pongono in opera più di rado; nè il largo e il magnanimo è astretto di operare ad ogni ora magnificamente; anzi non è chi possa ciò fare in alcun modo molto spesso; e gli animosi uomini e sicuri similmente rade volte sono costretti a dimostrare il valore e la virtù loro con opera.