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anzi che no; perciocchè da loro pare, che essi ricerchino ed aspettino piuttosto ubbidienza che onore. E per questo erra il servidore che profferisce il suo servigio al padrone; perciocchè egli se lo reca ad onta e pargli che il servidore voglia mettere dubbio nella sua signoria; quasi a lui non istia l’imporre e il comandare.

77. Questa maniera di cirimonie si vuole usare liberalmente; perciocchè quello, che altri fa per debito, è ricevuto per pagamento, e poco grado se ne sente a colui che ’l fa; ma chi va alquanto più oltra di quello che egli è tenuto, pare che doni del suo, ed è amato e tenuto magnifico. E vammi per la memoria di aver udito dire, che un solenne uomo greco, gran versificatore, soleva dire che chi sa carezzar le persone, con picciolo capitale fa grosso guadagno. Tu farai adunque delle cirimonie, come il sarto fa de’ panni; che piuttosto gli taglia vantaggiati che scarsi; ma non però si, che dovendo tagliar una calza, ne riesca un sacco, nè un mantello. E se tu userai in ciò un poco di convenevole larghezza verso coloro che sono da meno di te, sarai chiamato cortese. E se tu farai il somigliante verso i maggiori, sarai detto costumato e gentile: ma chi fosse in ciò soprabbondante e scialacquatore, sarebbe biasimato siccome vano e leggiere; e forse