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tate per una via che non è buona, e che vi potrebbe nuocere iu questo negozio. E voglio che voi ve ne governiate a mio modo, e arete l’istorie senza difficoltà alcuna, se io non m’inganno: voglio che voi scriviate a madonna Isabella che preghi il chiarissimo nostro, che vi favorisca in questa causa. Sua Magn. vi risponde con questo corriero, e davvi occasion di poterle far questa richiesta, ed ogni volta che M. Ieronimo non abbia ombra che voi vogliate quasi per onta sua quelle istorie, io vi assicuro che farà quanto è in lui, ed è in lui quasi il tutto, che vo abbiate l’intento vostro: e i mezzi che voi usate, forse hanno fatto nascer questa ombra a sua Magn., e pargli carico suo essendo pur nominato in quel testamento. E quando questo vi paresse duro a fare (che nol credo, nè veggo che durezza possa essere questa) io pregherò M. Ieronimo che mi doni a me questo puntiglio, e sia mio procuratore a farvi aver quell’istorie; ed ho fede che Sua Magn. non me lo negherà; ma la più corta e la più sicura via è quella che io ho scritta. Se io vedrò il clarissimo oratore, farò l’ offi¬ cio che voi mi commettete: ma a Sua Magn. è interdetto il parlarmi, ed ora non viene in collegio; ma facil cosa è che io lo trovi sotto le logge di s. Marco, se non il Volta farà l’officio.