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maritato, non lo sapeva; e si dovrebbe star cheto, o non dire per certo quello che non si sa, e non voler essere tanto savio; e Dio voglia che e’ si sia ito a buon cammino in questa pratica. A voi non pare d’aver detto niente, rispondendo a colui, che come Annibale venga, noi ci spediremo: e non considerate che e’ potrebbe essere che Annibale venisse, e non ci spedissimo per qualsivoglia causa, chè ne possono esser molte in simili affari; e ciò accadendo, non considerate che noi rimarremo con manco riputazione. Vi dico tutto questo per avvertirvi che voi siete tanto buono che voi vivete con ognuno a un modo Quanto al conte io mi satisferei più di lui, che di alcun altro che mi sia stato proposto: e se monsig. di Volterra potesse concludere, ne avrei obbligo grande a S. S. e si potrebbe promettergli largamente di medicare tutti gl’incomodi che egli allega sì col differire l’esecuzione, come con fargli di molte comodità, come noi siamo soliti di fare a’ nostri parenti e amici: le quali però non si hanno a promettere per istrumento; ma si hanno a fare anco non l’avendo promesse. Se e’ par dunque al Vescovo di tornare a ragionare col Conte, come da sè, e stringerlo e mostrargli le comodità che egli troverà più in noi, che in alcun altro; e oltre a ciò che questa occasione, la qual per certo si può chiamare piut→