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dosi stampare, e non dovendosi; nè all’incontro quello, che importi a questi signori di qua, così donne come uomini, ch’ella rimanga in mano vostra. E però, come ho detto, mi rapporto in tutto alla prudenza e al giudizio vostro; e tanto maggiormente lo fo ora che io veggo, che voi siete conforme con i rev. signori protettori. Io non mi posso persuadere, che quella istoria abbia bisogno così di tanta correzione: conciossiachè il cardinale B. M. fosse molto diligente e molto perito di quella lingua; e lo ordine poi e le altre parti di quella storia siano quelle medesime, che sono queste della latina, che si debbe stampare così, come ella è quanto a noi, cioè se questi signori illustriss. non vorranno levarne alcuna cosa per interesse dello stato loro. E sebben forse uella istori volgare fossero alcune parole, o modi artichi, o forse anco tutta la frase fosse un poco affettata, secondo il giudizio di alcunoo ancora secondo il giudizio comune, come mi par di sentire, chi sarà quello, che voglia emendarla in questo, e mettere il suo giudicio innanzi al giudicio di S. S. Reverentiss. la quale avendo consumato tanti ann’in questi studi delle lingue, ed essendo inco stato detto a S. S. Reverendiss. questo, che si dice ora, della affettazione delle sue critture volgari in prosa, non aveva però pai voluto mutare quello
