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tavola: e ieri non vi degnaste di venire per me a casa, come io venni a trovar voi l’altro ieri: questi non sono modi da tenere con un mio pari. — Costoro veramente recano le persone a tale, che non è chi gli possa patir di vedere; perciocchè troppo amano se medesimi fuor di misura; ed in ciò occupati, poco di spazio avanza loro di poter amare altrui; senza che, come io dissi da principio, gli uomini richieggono, che nelle maniere di coloro co’ quali usano, sia quel piacere che può in cotale atto essere: ma il dimorare con si fatte persone fastidiose, l’amicizia delle quali sì leggermente, a guisa d’un sottilissimo velo, si squarcia, non è usare, ma servire: e per ciò non solo non diletta, ma ella spiace sommamente. Questa tenerezza adunque e questi vezzosi modi si voglion lasciare alle femmine.

Cap. XI. Di quali materie dobbiamo astenerci di favellare per non recar noia.

46. Nel favellare si pecca in molti e vari modi; e primieramente nella materia che si propone, la quale non vuole essere frivola, nè vile perciocchè gli uditori non vi badano; e perciocchè non ne hanno diletto, anzi scherniscono i ragionamenti ed il ragionatore insieme. Non si dee anco pigliar tema molto sottile, nè troppo isquisito; perciocchè