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nel tal luogo e tanto nel tale. E così conserverai quello che tu hai acquistato, che forse ti par poco, ed è con effetto non molto; ma egli è maggior fatica a guadagnare il primo migliaio, che poi col primo migliaio il decimo ed il vigesimo: e però, per questo rispetto, puoi dire che sia molto. Ed oltre a ciò moltiplicherai la tua ricchezza, e sarai tale a ottobre che io potrò farti leggere delle discipline nelle lingue nelle quali i loro autori le scrissero; e allora sentirai quanto il mio consiglio sia stato fedele e buono. Io ti scrivo a lungo, acciocchè tu abbia materia da rispondermi e sebbene io scrivo così correndo per le occupazioni che io ho, rispondi tu in istilo per tuo esercizio, e sforzati di dettare le tue lettere con parole elette e non plebee; e potrai vedere quanta carestia sia di quello che si dice essere abbondanza grandissima, cioè di esse parole; chè per proverbio si dice, che delle parole non manca mai. Abbi Terenzio e Virgilio in mano, e leggi l’ uno e l’ altro per ricreazione, chè tu gl’intendi abbastanza. Bisogna farseli famigliari e allegarli a proposito e fuori di proposito, cantarli, recitarli, tradurli, impararli a mente, e non li lasciar mai. Scrivimi dunque o volgare o latino, sempre mescolandovi de’versi o delle sentenze o greche o altro, e non dubitare di far male e che io me ne rida.