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d’ alcuno, celebrata per la voce degli uomini tutti, o di migliore e più perfetto giudizio, manifesta cosa sarà ch’ ella non pende dalle opinioni del volgo, che segue solamente l’ombra e non la verità delle cose, e che a lei non si cammina, se non per le virtuose ed alte operazioni. Ora essendo che la virtù è sempre cagione di bene, come potrà credere Sua Maestà d’essere per la via della gloria entrata, continuando la guerra contra i cristiani dalla quale nasce tanto dispregio di Dio, pigliano tanta forza l’eresie, e per la quale muore ogni virtù, ed ogni vizio si crea e nudrisce, ed in somma tanti mali si spandono pel mondo, che ’l soverchio dolore toglie a tutt’i buoni le parole e le lagrime per lamentarsi e piangere quanto si converrebbe? E da qual giudizio spererà Sua Maestà d’essere di questo fatto commendata, posciachè non è credibile che si trovi cuore tanto fiero ed inumano, che non si muova ad estrema compassione, che più non sappiamo, o di questo infelice secolo soggetto a tante tribolazioni, o di Sua Maestà medesima, quando non deliberi di convertir così gran doni e grazie da Dio ricevute più tosto in onore e benefizio, che danno e vituperio del nome cristiano? Tanti infedeli nemici di Cristo e tanti eretici ribelli suoi e della s. Chiesa sono amplissimo campo di gloria apparecchiati a Sua Maestà per