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avrebbe a far da sè, e speriamo che facesse un giorno, sebben forse con molto danno suo, questo ricusi ora di fare mossa da tanti rispetti, e con tanto suo vantaggio ed utile, quanto si vede dalle cose dette di sopra, e quanto ancor a pigliar per tempo i buoni consigli apporta quel benefizio di più che per la tarda resoluzione si perde. Buono e commendato consiglio fu sempre per colui, il quale ovvero abbia offeso ovvero non sia ingiuriato, accettar la pace col nemico, le forze del quale o siano alle sue uguali o almeno non di tanto minori, che non si convenga ad uomo savio farne stima e per gli umani avvenimenti anco temerle. Ma se la Maestà Sua è dalla gloria incitata a guerreggiare (chè questa è l’ultima delle cose da noi proposte), prima conosca bene il fine al quale aspira e intorno a quello non si lasci dalla passione ingannare. Oltre a ciò cerchi, conosciutolo, per li debiti mezzi di conseguirlo: ed allora non so-. lamente alcuno non ci sarà che ritardi il suo corso, ma noi medesimi pregheremo Iddio e faremolo di continuo pregare, che si degni con la sua santa mano reggerla e sostenerla, sicchè senza mancar mai tra via ovvero incappare in alcuna avversità, possa facilmente e felicemente là dove desidera pervenire. Per la qual cosa se altro non è la gloria, che chiara ed illustre fama della gran virtù e merito