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suoi pensieri e progressi, ma gli occulti si scuoprano, i neutrali contra lei si dichiarino, gli amici da lei si disgiungano, ed i soggetti a ribellione si muovano. Il qual pericolo sebben forse è lontano dagli altri stati, dell’ Inghilterra s’avrebbe a temere; il qual regno avendo con mala soddisfazione fin qui ubbidito a Sua Maestà, per quanto gli ha potuto comandare, non è per contentarsi e tollerar giammai che ella si venga preparando la via a tanta grandezza, che possa avere sopra loro autorità o signoria maggiore di quella che fino a questo giorno le hanno conceduto. Queste medesime ragioni pensiamo che possano far chiaro a Sua Maestà, come la presente guerra non è similmente buon mezzo per assicurarsi ne’ suoi stati nè quanto ai pericoli che di fuori le soprastino, nè quanto al movimento che di dentro s’abbia da temere: perciocchè se noi parliamo de’ pericoli estrinsechi, essendo nella guerra necessario o perdere o acquistare, siccome ogni perdita sarà contraria all’intenzione di Sua Maestà, così gli acquisti o progressi non iscemeranuo talmente le forze del nemico, che debba per ciò essere astretto a vivere riposato, ed i grandi o forse mediocri non saranno senza sospetto agli altri principi di quella grandezza, onde potrebbe essere a Sua Maestà maggior travaglio. Quanto poi a’ movimenti e pericoli in-