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quelle cose, le quali sebbene non ha con l’autorità e comandamento suo operato, ha nondimeno con l’imitazione degli altri comprovato. Ma per non allungare così tristo ragionamento, ed accostarci alle cose particolari che toccano al presente negozio; cinque cose siamo venuti considerando, che possono o tutte insieme o parte di quelle accendere Sua Maestà cattolica alla guerra; ovvero appetito di vendetta per alcuna ingiuria ricevuta; ovvero odio per le paterne discordie e dissensioni col re di Francia; ovvero cupidità d’acquistar maggior imperio; ovvero pensiero e disegno di stabilire ed assicurare gli stati suoi; ovvero studio e desiderio di gloria. Potrebbe venire in questo numero anco l’inclinazione particolare che Sua Maestà avesse alla guerra, o da corrotta natura o da mal costume causata. Ma lodato sia Dio, che noi parliamo d’un principe e per natura e per instituzione tanto mite e mansueto, che non abbiamo da temere che in lui cada così strano e crudele appetito; l’altre passioni da noi raccontate, sebbene non sono senza vizio, nondimeno perchè gli uomini pur sogliono da quelle essere perturbati, si possono esaminare, lasciando questa fiera voglia di guerreggiare senza altro fine; conciossiachè ci pare, ed è conveniente cosa che non ne facciamo in questo luogo menzione.