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far dee, verso di voi umile in ogni tempo essendo e fedele, verso gli stranieri superbo è sempre, e fraudolento. Laonde le procelle, che ora dell’ Asia, ed ora dell’ Europa, e quando d’ Affrica surgendo, hanno l’Italia ed il mondo spesse volte impaurito e sommerso, ed ora tuttavia è egli dal loro tempestoso impeto poco sicuro, a voi non pervengono, anzi è la vostra città, quasi anno di perpetua primavera, in ciascun tempo ridente, ed in ciascuna parte serena. Niuna maraviglia è dunque, che tanta moltitudine della tempesta, che in diverse parti del mondo cade, fuggendo, e quasi al coperto ricoverando, a voi ricorrano. E come che io sono certo, che molti saranno coloro, che diranno, questo sito essere stato posto dinanzi a’ vostri antichi dalla fortuna, e più quelli, che affermeranno, ch’egli fu dal lor senno, e dalla loro prudenza scelto fra tutti gli altri; a me giova di credere, che si nuovo e si incredibile accidente non possa essere nè per fortunevol caso addivenuto, nè per umano consiglio, anzi sia della divina benignità dono e miracolo, che in questo luogo, dove pur il venire, non che il dimorare, parea a ciascuno spaventevol cosa, sia ora non solo la stanza sicura, ma eziandio la vita dilettevole; e che due cose, le quali per loro natura a ciascun altro sono instabili e spaventose, cioè l’onda