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potrebbe forse dire alcuno, che io colle mie lusinghe cercassi d’acquistare la vostra benevolenza; ma io sono costretto a partirmi e a dilungarmi da voi, e con mio grandissimo dolore lasciare la vostra inclita, alla sua altezza, ed alla mia riverenza verso di lei guardando, signoria; ma alla sua dolce usanza verso di me mirando, non dominio, ma compagnia. E se il mio costume fosse infinto e coperto, potrebbe per avventura alcuno sospicare, che la testimonianza, che io piglio a scrivere ora delle vostre divine laudi, fosse inganno e falsità; ma egli è semplice ed aperto, e questa oggimai inchinata e canuta età niuna fraude produsse giammai; nè di ciò altra prova voglio che mi vaglia, fuorchè la vostra scienza medesima. Che io conosca adunque le magnifiche virtù della vostra patria, mi dee ciascuno attribuire a ventura; e che io le approvi, a bontà; e che io presuma di poterle acconciamente narrare ad altrui, ad amore; e che io in ciò fare m’ affatichi, a gratitudine. E certo sono, che molti si credono troppo bene avere intera conoscenza di lei, perciocchè veduto hanno le sue signorili membra, ed il suo regale aspetto di fuori solamente i quali, se come la sua effigie, ed il corpo di lei mirano, così potessero eziandio scoprirle il seno, ed i suoi sensi comprendere, e i suoi pensieri intendere, e i suoi.no14