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lacciuoli ha egli teso dinanzi ai piedi de’ servidori di Sua Maestà cristianissima? Quanti nel mezzo delle paci ha egli di loro presi, e crudelmente uccisi? Le quali cose, perocchè elle sono a ciascuno chiare e palesi, non lasciano e non permettono che alcuno più di lui ardisca fidarsi, nè con lui voglia prender pace, nè le sue tregue più d’ogni crudel guerra dannose e sanguinose accettare. Come può il re sperare di dover avere coll’ imperadore pace, se l’imperadore ha non solo la pace col re, ma la sua stessa vita in odio, perocchè il re contro al voler di lui vive, ed il suo regno sostiene? o come possono le future paci al papa dare speranza di fermezza, se le preterite paci, e le preterite amicizie, ed eziandio i parentadi sono stati pieni di sangue, e di tradimento, e di morte? E la nazion degli Svizzeri come fia mai così poco avveduta, che ella si disarmi, veggendo tuttavia quello, che agli Alemanni, posate le armi, addivenuto? Nè credo io, che per ragione noi dobbiamo così disperare della vita del papa, come alcuni mostrano di fare, perchè egli di anni sia vecchio; conciossiachè la vecchiezza di Sua Beatitudine fia da ciascuno tenuta, e predicata per la più forte, e per la più robusta, e più verde, e senza alcuna magagna, e con più vigore, che alcuna altra che mai fosse, siccome quello, che egli fa, chiaramen-