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Cap. VI. Per passare l’autore a parlare di ciò, che spiace all’appetito, spiega prima cosa appetiscano gli uomini nel comunicare insieme. Quali cose deggiano schivarsi, perchè dinotano poca stima della conversazione.

26. Tu dei sapere, che gli uomini naturalmente appetiscono più cose e varie; perciocchè alcuni vogliono soddisfare all’ira, alcuni alla gola, altri alla voluttà, ed altri alla avarizia, ed altri ad altri appetiti: ma in comunicando solamente infra di loro, non pare che chieggano, nè possano chiedere, nè appetire alcuna delle sopradette cose; conciossiachè elle non consistano nelle maniere, o ne’ modi e nel favellar delle persone, ma in altro. Appetiscono adunque quello che può conceder loro questo atto del comunicare insieme; e ciò pare che sia benevolenza, onore e sollazzo; o alcuna altra cosa a queste simigliante. Perchè non si dee dire, nè fare cosa, per la quale altri dia segno di poco amare o di poco apprezzar coloro co’ quali si dimora. Laonde poco gentil costume pare che sia quello che molti sogliono usare, cioè di volentieri dormirsi colà dove onesta brigata si segga e ragioni; perciocchè così facendo dimostrano, che poco gli apprezzino, e poco lor caglia di loro e de’ loro ragionamenti; senza che, chi dorme, massimamente stando a disagio, come a coloro convien fare, suole il più delle volte