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niuna cosa ha tanto potere in accendere gli animi delle genti di vera carità, e infiammarli di amore, quanto le magnifiche opere; siccome per lo contrario le vili e pusillanime e distorte azioni i già caldi e ferventi intiepidiscono e raffreddano in un momento. Nè creda V. M. che sia alcuno che grande stupore abbia della vostra potenza, o della vostra mirabile e divina fortuna. Invidia e dolore ne hanno ben molti, forse in maggior dovizia che a voi bisogno non sarebbe: perocchè tanta forza e lanta ventura genera e timore e invidia eziandio nei benevoli e negli amici, i quali temendo insieme odiano; conciossiachè quelle cose che spaventano si inimicano, ed al loro accrescimento ciascuno, quanto può, si oppone; ma la prodezza del cuore e la bontà dell’animo, e le cose magnificamente fatte, siccome le vostre passate opere sono, commuovono con la loro bellezza e col loro splendore ancora gli avversari e nimici ad amore ed a maraviglia; anzi a riverenza e a venerazione. E certo niuna grazia può l’uomo chiedere a Dio maggiore, che di vivere questa vita in si fatta maniera, che egli si senta amare e commendare da ogni lato e da tutte le genti ad una voce; e massimamente se egli stesso non discorda poi dall’universale opinione, anzi seco medesimo e con la sua coscienza si può senz’alcuno rimordimento rallegrare e beato chia-