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danno. Ma megno è l’esempio di quelle imitare, le quali talmente ordinate sono, che Don solamente è punito chi mal fa, ma ancora è guiderdonato chi virtuosamente opera.

106. Pongano adunque ogni studio gli uomini grandi in fare sì che da’ lor famigliari siano volontariamente ubbiditi; perciocchè allora è dolce la potenza, quando a persone volonterose d’ubbidire si comanda. A coloro veramente parmi che Iddio abbia dato signoria sopra genti ritrose e pronte al resistere, cui esso giudicò degni di vivere a guisa di Tantalo, il quale da’ poeti è finto nell’ inferno essere da paura di continua morte cruciato.

Cap. XV. Mal fare chi gode di tenere i suoi famigliari tra sè divisi, e parimente chi gode di tenergli avviliti.

107. Da esser beffato è ancora di coloro il parere, comechè loro ottimo paia, i quali la famiglia concorde temono, e perciò in seminar discordie e inimicizie tra quella, in mantenervi odii e aumentarvegli del continovo s’ affaticano; persuadendosi ch’ella, mentre seco stessa in concordia si rimane, ai danni de’ padroni sempre intenda, ma tra sè divisa il ben loro procuri. Sciocco pensiero: perciocchè sè a malvagi e disleali abbattuti si saranno, perchè aver piuttosto a guardarsi da loro che castigarli o privarsene del tutto? Se