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pato, ad Achille ubbidisca in portargli la coppa da bere; ma cotale ufficio a Patroclo assegna, giovane e d’un’ età medesima con lui.

81. Oltre a ciò pongano mente in non commettere ad alcuno checchè si sia di maggior carico o fatica o studio, se non per necessità, ovvero per qualche gran cagione: perciocchè le leggi dell’umanità ci comandano a non usare oltre alla convenevolezza, e quasi per ischerzo, della diligenza e della sollecitudine altrui, spezialmente quando si passasse il segno; conciossiacosachè i servi ancora questo malvolentieri sopportar sogliono; e uno ne fu già, che disse: Quest’ importunità di mio padrone, Ch’ a quest’ ora di notte m’ ha svegliato Contra mia voglia, e fammi uscir del porto; Non poteva egli farmi andar di giorno?

82. Dicesi che Dedalo legnaiuolo aveva le tanaglie e i martelli e gli altri ferri della bottega tutti vivi; ma crederem noi perciò che egli allo scarpello comandasse quello che alla scure di fare s’ apparteneva? ovvero che a lei, quando niente v’era da tagliare, vietasse il riposare? Seguitiamo adunque lo esempio di questo legnaiuolo, e facciamo che i comandamenti nostri siano giusti e mansueti.

83. Quelli, i quali acerbamente comandano, e per ogni minima tardanza che veggono,