Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
condo le persone, i tempi, le età, la natura delle cose, i costumi degli uomini, la usanza de’ luoghi, e secondo altre cose, le quali senza numero quasi sono.
78. La qual varietà di cose chi volesse in un subito vedere e intendere, converrebbe che di ingegno acuto, e al considerar presto fosse. Io tale non mi reputo ch’io sappia cosa alcuna sì sottilmente vedere: oltre a ciò parmi questo non essere al presente molto necessario; perciocchè giudico potervisi soddisfare coll’ammaestrar i superiori ad osservar le cose di sopra dette, le quali sono due. L’una, che con clemenza e amorevolezza usino dell’ opera e de’ servigi degli amici bassi; riguardando alla condizione e al grado loro: l’altra, che non siano ritrosi, non difficili, non fastidiosi.
79. Nello imporre adunque delle cose e nell’ assegnare delle imprese, le quali da fare saranno, abbiasi riguardo alla condizione delle persone, talmente che se alcuna cosa lorda ci sarà da trattare, quella al più vile si comandi; nè si faccia (come alcuni di perversa natura fanno) che i nobili iscopino la casa, e le lordure fuori delle camere portino.
80. Le cose di molta fatica a’ deboli non si commettano, nè le vituperose a’ costumati, nè le leggieri e da giuoco agli attempati. Non fa Omero che Fenice, uomo grave e attem-