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fatti lor misurando, nè ch’ ella o diritta o torta sia, riguarderanno; ma solamente in conoscerla e con diligenza osservarla s’affaticheranno, e con ogni loro industria s’ingegneranno di recar al fine le cose imposte loro, non secondo che a loro ben fatto parrà, ma secondo che la volontà del superiore essere conosceranno.

62. Per la qual cosa doverà l’inferiore pratico farsi de’comandamenti del superiore, acciocchè nel viso guardatolo, ciò che ei voglia intenda. Questi sono quasi gli uffici degli uomini bassi, ovvero per dir meglio, le radici e cominciamenti, da’ quali nati e prodotti sono.

63. Perciò a voler dopo raccontati e dichiarati i principii generali distinguere e trattare le parti tutte ad una ad una, opera infinita e fatica soverchia c’è paruta.

Cap. X. Si passa a parlare de’ doveri de’ superiori. Esser facile che i grandi manchino a’ loro uffici, e perciò dover essi porvi maggior attenzione: i famigliari esser liberi, e impropriamente chiamarsi servi. Si rimprovera l’alterigia e l’ inumanità d’alcuni padroni.

64. A’ ricchi e potenti conviene con assai maggiore attenzione, acciocchè non errino, raccogliere e osservare questi ammaestramenti; perciocchè la potenza s’ella non è con arte e con ragione governata, per sè è propriamente licenza: il perchè se sciolta e