Pagina:Della Casa - Opere varie, 1855.djvu/131

fuggire l’ozio, come si suole, fosse loro imposto il ragionamento di alcuna cosa; conciossiacosachè a’ superiori appartenga il comandare di qual soggetto vogliono che si ragioni. Onde giusta riprensione merita colui Che prima che ’l padron parlar presume.

Cap. VII. Che in questa amicizia così si dee cercar l’utilità, che si abbia il dovuto riflesso all’onestà: l’adulazione doversi schivare: si procura assegnare il mezzo tra l’adulatore, e il morditore, e il zotico: dover l’inferiore sfuggire nel suo parlare ogni disonestà.

45. Ma perchè di sopra dicemmo l’adulazione essere da rimuovere da questa amicizia, veggiamo ora questo quanto vaglia. Io so molti ritrovarsi all’ opinione mia contrari, i quali ostinatamente affermando l’adulazione più di tutte l’altre cose giovevole essere, l’esempio di molte persone di niun valore adducono; le quali oltra lò aversi coll’ adulare solo molte ricchezze guadagnato, a dignità e ad onori grandi sono ascesi.

46. Ma quantunque a questi nostri ammaestramenti l’utilità sola proposta sia; non per tanto non si deve l’onestà, nè la giustizia lasciar addietro. Perchè guarderannosi molto di non fare per lo guadagno atti vituperevoli, e osservei auno la giustizia, se non quella che di tutti i beni è ’l fondamento, almeno