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chezze, degli onori, delle potenze e delle altre cose simiglianti; quelle d’ acquistare e aumentare ingegnandosi, il che sotto il nome dell’utilità viene ad esser contenuto; ovvero accesi della bellezza dell’onestà e dello splendore della virtù. Della prima ragione (per fare la cosa cogli esempi più chiara) sono le cose che dilettano i sentimenti del corpo, e le altre, le quali piaceri sono chiamate. Della se-! conda è l’utilità; la quale a molte cose si stende, cioè al corpo tutto della città primieramente, e poi a ciascuna delle parti d’esso; imperciocchè tra i cittadini è generata una comune amicizia, affinchè tutti insieme salvi e sicuri essere possano. Oltre a questa, molte ce ne sono delle particolari, trovate solamente per guadagnare e acquistare. Della terza è quella, la quale abbraccia l’amicizia non di uomini volgari e meccanici, ma di virtuosi e buoni, quando quello, ch’è oresto e lodevole, non per utile alcuno, ma per la sua propria forza e dignità, gli uomini della virtù amatori con fortissimo legame insieme annoda e stringe.
5. Quando gli uomini bassi alle amicizie de’ primi della città s’accostano; e per lo contrario quando i grandi, ricchi e potenti, le persone vili e povere in casa loro ricevono; amendue pare che della vaghezza dell’onestà non si curino punto, ma solamente alla utilità, ovvero al diletto intenti sieno. La quale