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XI.

arredi sacerdotali.


Tutti i diversi culti religiosi nati ab antico in Oriente ebbero sacre funzioni di straordinaria pompa. Le caste sacerdotali doverono per certo da principio giovarsi, per imprimere nelle menti il terrore delle vendette celesti, de’ cataclismi onde ogni poco era scossa la terra ancor giovinetta, e per li quali o sorgevano d’improvviso montagne eruttanti fuoco, o vulcani semispenti cangiavansi di subito in laghi sulfurei, ovvero tremuoti mutavano al tutto la faccia dei luoghi, e le penisole si separavano dai continenti dando il passo all’impeto dei mari. Così disposte le genti al timore e alla superstizione, facile ai sacerdoti fu rivolgerle non loro profitto all’idolatria, e imprimere in esse un’alta venerazione verso i ministri degli Dei, mediante il fasto onde si circondarono, e la magnificenza che all’esterno culto congiunsero. Dall’Asia i misteri e le pratiche religiose, per i popoli migranti, e per i sacerdoti che gli capitanavano, furono recate e stabilite in Europa dove il primitivo splendore dei riti si accrebbe anzi che scemare, e massime nei prischi tempi della civiltà itala e greca può dirsi che i popoli di queste due regioni ponessero tutte le loro ricchezze nelle pompe sacerdotali, essendo le preghiere, i sacrifici, gli oracoli e i vaticini cose che si riferivano non meno allo Stato