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III.

spilloni.


Gli Spilloni (acus crinales) che erano fatti sì di metallo, come di osso, di avorio e di legno, diversi per grandezza e per forma, servivano alle studiate acconciature nella istessa guisa che le forcinette ai nostri giorni: abbiamo riprova certissima di tale uso in una bella capigliatura muliebre perfettamente acconciata che si trovò in una tomba romana, e che ora si può vedere intatta nella biblioteca vaticana. Questa maniera di acconciare i capelli fu tradizionalmente conservata in Italia fino al presente; e Marziale accennò ad essa quando nell’epigramma


Tenuja ne madidi violent bombycina crines
Figat acus tortas, sustineatque comas.


descriveva unti i capelli dai profumi, rilegati e adorni di nastri. L’ago crinale fu occorrendo pure istrumento di punizione, poichè sappiamo che le donne romane adirandosi contro le schiave quando non sapessero bene intrecciare i capelli, o adattar loro le vestimenta, con esso le pungevano, e talor fino al sangue.