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ne fecondò senza governo in quell’anno diciannove, di venti che n’ebbe, e l’altra che restò soda fu in dubbio che abortisse; la continuazione poi della felicità di tale riuscita negl’anni susseguenti, finì di darmi il lume necessario per potere stabilire con cognizione di causa il nuovo metodo, e per rimuovere tutti gli abusi introdotti; e allora fu che compresi qual è la ragione che li stalloni più focosi, che all’apparenza pareva che dovessero essere i più fruttiferi, e che erano da taluno riputati per tali, e prescelti dai meno intendenti per i migliori, erano in sostanza più fallaci dei flemmatici, e di quelli di meno spirito. Ed ecco da che piglia origine quanto ho detto fin qui, e quanto sono per dire in appresso.


Del tempo, e modo di dar lo stallone alle Cavalle.

Tre sono i riguardi che si devono avere nello stabilire il tempo di dare allo stallone le Cavalle. Il primo riguarda la conservazione del lattonzolo che allatta la Cavalla pregna, che richiede, che la Cavalla non perda il latte, che il più tardi che sia possibile, affinchè siano passate le burrasche più pericolose della rigida stagione, e però quando è forza spupparli sia loro meno pericolosa la mutazione del governo nuovo che conviene dar loro.


Por-