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Quarta. 315

toj che sono tanto di fuori che di dentro, ed egli ha l’ingresso da tutte le parti.

Dalla parte di levante del medesimo, nella facciata a terreno vi sono diverse stalle per il ricovero dei Cavalli dei ministri, o altri forestieri, e quelle per i barberi che avvezzano a correre, e sopra vi è il quartiere dei custodi della razza, del Cappellano che sta sempre con essi per dir loro la Messa, e farvi le funzioni della Chiesa, il quartiere dei Barbareschi, e del fattore, il quale soprintende all’azienda e lavori che occorre fare in campagna, come sono il far seminar l’erbe, segare i fieni, riporli, vendere l’avanzo ec., e il di sopra del capannone serve di fienile.

Nel contorno di esso vi sono diversi riservi di pastura scelta, ridossati dalle fabbriche che servono di soggiorno al bestiame ammalato o convalescente, nei tempi buoni, ed altri per la sementa dell’erba, per le trite, e per dare agli stalloni prima della monta, e dopo di essa; vi è pure una mandria a più divisioni, per farvi la rassegna della razza tutta, la riforma, la merca, la scelta delle camerate dalli stalloni, e la mostra della medesima razza al Padrone o ai superiori, e però in mezzo vi è un casino a quattro facciate, con le sue vetrate, dalle quali si può vedere tutto sotto gli occhi senza correre rischio alcuno, e senz’incomodo, ancor che il tempo sia cattivo, e faccia vento, o pioggia.


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