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Terza. 239

zione dei piedi che richiede il galoppo su questa mano, se non che la ripresa in avanti del piè sinistro restato indietro; onde la resistenza della mano continuata, fino che il tocco di lingua non abbia obbligato la potenza motrice a darli esecuzione, e la sorta di mano susseguente, in vece della libertà ch’ella dette nella cambiata del passo e trotto, è quella chiamata che fa eseguire alla potenza motrice la cambiata dal passo e trotto, eseguito sulla mano destra, al galoppo sulla mano sinistra.

Ed allorché si voglia in vece di cambiar mano far la mutazione dal passo e trotto sopraddetto, al galoppo sull’istessa mano, conviene far l’arresto, terminata l’intera azione del passo e trotto, da tutti i quattro i piedi, e non prima, come si è fatto sopra, perchè allora non manca alla situazione dei piedi che richiede il galoppo di questa mano, che la ripresa del piè destro che si ritrova indietro per darli compimento; e la resistenza della mano che ha cagionato l’arresto, continuata finché il tocco di lingua non gli ha fatto dare esecuzione, unita alla sorta della medesima mano susseguente, è la chiamata, che obbliga la potenza motrice a far la cambiata sopraddetta dal passo, e trotto sulla mano destra, al galoppo sull’istessa mano.

Siccome non può seguire, come si è veduto mutazione alcuna d’azione, se la macchina prima dell’esecuzione non si trova in quel-


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