Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/180

152 Parte

re apprendere ai medesimi scolari, più presto e con maggior facilità, il modo di far le chiamate, e di regolare da loro le azioni del medesimo.

Le spesse cambiate da una mano all’altra, le mutazioni da un’azione di moto ondulante a quelle di moto vibrato, dalle linee rette e curve semplici, alle raddoppiate, rette, curve, e rovesce, e viceversa dalle seconde alle prime, hanno una attività molto efficace di promuovere, risvegliare, facilitare, e dar l’essere a quella maggiore elasticità dei legamenti delle articolazioni, e delle parti tutte della macchina, di cui sono suscettibili, e di cui si va in cerca, quando sono eseguite con la limitazione che proviene dal collo e testa piegati dalla parte di dentro sopraddetta.

Il dare in dietro con la testa e col collo voltato quanto più si può alla cigna è un’azione specifica, e la più efficace e adattata a promuovere, e dar l’essere a quella di cui sono suscettibili le articolazioni delle gambe di dietro, (tanto necessaria a tutte le azioni che può sire il Cavallo,) purchè sia eseguita senza forza e senza contrasto di mano, ma di buona voglia, e per obbedienza o per timore di castigo, senza precipitazione in linea retta a campo aperto, o lungo una muraglia, se la groppa per sfuggire la suggezione e l’incomodo, si apparta, or da una mano, ed or dall’altra.


Il