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122 Parte

come ciò non può farsi da essa nel tempo che la macchina è in moto, così in tutte le azioni dove cade la minima mutazione, sia di equilibrio, sia d’azione, non può a meno che non preceda l’arresto, o almeno una sospensione che interrompa un’azione dall’altra, prima che si passi a ripigliare la nuova; e questo deve servire per regola generale in tutte le operazioni che si vuole esigere dal Cavallo in qualunque occasione, nessuna eccettuata. Al Polledro, che non ha acquistata anche la dovuta prontezza è d’uopo accordare l’arresto effettivo, ed ai Cavalli fatti, basta la sospensione.

Ridotto il Polledro al segno d’eseguire le linee laterali curve, e le linee laterali sprolungate, dove tutti quattro i piedi agiscono nella propria pista, si faccia passare alle linee curve semplici, nelle quali i piedi di dietro devono agire sopra le linee che vanno formando i piedi d’avanti.

Cade pure qui in acconcio di fare un’altra osservazione, per potere aver la cognizione necessaria della qualità e proprietà delle linee rette semplici, e curve, che molto differiscono dalle laterali sopraddette, per poter fissare quei principi che devono servire di regola nell’esecuzione delle azioni tutte.

Questa è; Primo: che essendo il Cavallo una macchina quadrilatere non può a meno che nel moto progressivo in linea retta non siano


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