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flesso della sua poesia: a un certo punto, però, irritata dal pizzicorino dell’inalazione, la voce si fece rauca, si spense in uno strido d’alcione ferito. Tutti applaudirono e risero: ma bastò questo perché Lula sollevasse fino agli occhi la cuffietta di lana infilzata nei ferri; e le sue lagrime vi caddero dentro come le goccie della nebbia notturna in un nido ancora vuoto.
*
Poi una voce di donna fece una proposta, che a dire il vero non stonava in quell’ambiente nebuloso.
— Si fa il tavolino?
Accettato, con unanime allegro entusiasmo. Stridettero le sedie smosse: riprese la voce:
— C’è un medium, fra di voi?
— Io, signorina. — Era la voce calda e commossa di Rodolfo: alla quale si rispose con certi sogghigni cagneschi: ad ogni modo fu accettata l’offerta, e il silenzio che ne seguì fu appena violato da lievi trilli di riso, quando un’altra voce disse:
— Mi raccomando la mano di Mimì.
Lula si era sollevata dalla sua pena, e con curiosità infantile aguzzava gli occhi per di-