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Tutti i nostri ragazzi, durante la scorsa estate, s’erano innamorati di questa Théros, la celebre attrice cinematografica, allora di gran moda.
E la parola ragazzi significa anche ragazze, e donne e uomini anziani: poiché si era in un paese veramente dolce e solatio di Romagna, dove si usa chiamare le persone affini a noi «cari i miei ragazzi», o in senso più generale, anzi evangelicamente universale: — Cara la mia gente.
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D’estate, si sa, il cuore è più grande e buono del solito: si diventa, superati i primi caldi che realmente dànno più alla testa che al cuore, tutti innocuamente pazzerelli, leggerini e spensierati. Già le vesti si sono diradate, le braccia tornano a nuotare nude nell’aria che sa di salsedine: negli armadi