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gli olivi, e le sue ultime parole: sia fatta la tua volontà, o Signore.
Di nuovo ho un senso di sogno. Mi sembra di riconoscere anche la chiesa: quell’azzurro perlato e alto delle vetrate lo conosco: conosco i volti santi velati di viola, ma di quel viola che domani si muterà in rosa: e infine riconosco i fiori sull’altarino di legno accanto a me.
Sulle prime il loro colore si era nascosto nel colore del velo; ma adesso che i miei occhi cominciano a vedere, anch’essi si rivelano, vengono a me quasi con un grido di esultanza.
Sono i giaggioli del mio orto.
*
Chi li ha portati? Io non lo so: ed ecco di nuovo non li vedo più. Ma adesso sono io che mi nascondo, per nascondere il tumulto improvviso dell’anima mia, che si sovrappone al primo come l’onda si sovrappone all’onda nel mare agitato.
E il velo è più grave di quello dei santi, perché intessuto di lagrime.
Allora, come nell’involucro di un sogno