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Il mistero è, così, completamente svelato. Con soddisfazione si torna alla tavola di lettura, e per maggiore sicurezza si apre il nostro caro grande giornale, che ci fa l’onore di stampare i nostri scritti in elzeviro.

L’articolo di fondo è lì; i caratteri ci sorridono, nitidi, nobili, signori della terza pagina; l’«elzeviro» di una colonna e tre quarti, domina come un castello sul feudo degli altri scritti.

Il telegramma, dunque, accenna a una novella, o ad un articolo di varietà. Scartato questo, che non è il nostro forte, rimane la novella. Qui siamo salvi, pesci nella nostra breve ma limpida e sicura acqua. Si può andare a dormire i soliti sonni tranquilli.

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E qui invece, comincia il vero, l’intimo dramma: e non da prendersi tanto in burletta. Se il Direttore ha fatto presto a spedire il telegramma, più presto fa l’autore a pronunziare la parola novella.