Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 76 — |
Il vecchio si alzò, premendosi il petto con le mani; e senza smettere di giocarellare coi pollici, fece un passo verso la giovine signora.
— Che impressione le fa Roma?
— Brutta. Mi annoio: la vita borghese è così meschina e triste! E poi piove sempre! — disse Regina; e rise.
— Perchè mi guarda così? — pensò. — Trova forse che ho la «fisionomia morale» delle donne inglesi?
Il vecchio le si fermò davanti, dando le spalle ad Arduina, della quale pareva aver dimenticato la presenza.
— La vita borghese è meschina perchè è vuota, — egli disse. — Le nostre donne sono piene di inutili aspirazioni e, come dice lei, sfruttano l’uomo che si rimpicciolisce lavorando troppo per la famiglia. Nella società dove la donna lavora, l’uomo ha un margine libero per coltivare la propria genialità. In Inghilterra...
— Ma cosa, fare? — ripetè Regina. — Se non ci hanno abituato a lavorare!
Il senatore parve non udirla. Fece un quadro della società inglese, dove il borghese, l’impiegato ed anche l’operaio si tengono al corrente della letteratura, dell’arte, della politica, e discutono di tutto; e le donne non si annoiano perchè lavorano e guadagnano.
— Centinaia di scrittrici, di traduttrici, di corrispondenti di giornali, guadagnano oltre le diecimila lire all’anno: alcune arrivano molto più in là. Mrs. Humphry Ward... sa lei quanto guadagna per ogni suo libro?
Regina, non sapeva ancora, quanto guadagnasse Mrs. Humphry Ward.