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alla donna, questa comincierà a diventar cosciente.

— Ma qual’è la verità? — chiese Massimo. — La verità fra un uomo e una donna, scoppia soltanto quando essi litigano.

— Questo è vero fino ad un certo punto. Io penso sempre perchè mai la verità riesca così sgradevole a tutti. A me dicono che sono pazza perchè non dico mai bugie; ma nessuno mi vuol male perchè, dopo tutto, le mie parole non interessano a fondo le persone con cui parlo. Se però, mettiamo, la signora volesse dire a suo marito tutto ciò che pensa, il concetto vero che ha di lui, dei parenti, degli amici, son certa che il signor Antonio ne farebbe una malattia...

— Regina! — gridò Antonio, comicamente spaventato. — Fia vero?

Regina rise; ma pensò che Marianna aveva ragione.

— Jeanne, disse mia zia, battendo all’uscio della camera ov’erano il marito e la cameriera, passatemi il Figaro... — raccontava madame. — Null’altro.

— E risposero? — chiese il sor Mario, raddrizzandosi ad un tratto, con lo stecchino fra le dita.

— Ma no, — disse Arduina, mortificata. — Come puoi fare certe domande?

Prima di andar via, la principessa invitò Regina ai suoi venerdì; e Regina ringraziò e promise di andare; ma quando fu a letto, cullata dal tepore e dalla dolcezza del primo dormiveglia, disse:

— Sai, Antonio?... Non dormi?

— No. Cosa?