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io vi sono grata lo stesso e mi ricorderò sempre di voi, tanto più che siete d’una bruttezza indimenticabile!
Regina si mise a ridere.
— Mi pare di leggere un racconto russo! — disse.
— Ma è vera questa storiella? — chiese Massimo; e Antonio aggiunse:
— A me, se ricorda, l’ha raccontata con qualche leggera variante!
— Ecco che volete far dello spirito! Fiato sprecato, — disse Marianna, — perchè lo spirito si fa solo per le donne a cui si vuol piacere, e so che a me voi non volete piacere affatto.
— Oh, io voglio piacervi! — disse Massimo. — È l’unico scopo della mia vita.
— In verità, non mi importa niente delle vostre beffe! Vi sono delle donne molto inferiori a me alle quali voi non riuscirete mai a piacere.
— A delle superiori sì, però?
— Credo ci sieno poche donne superiori a me; e voi non le avvicinerete giammai.
— Io dunque sarei inferiore a lei? — chiese Regina, tanto per dire qualche cosa.
— Sì, perchè si è sposata. Una donna superiore non si sposa mai: o se si sposa, durante un periodo d’incoscienza, se ne pente presto. Se volessi farle un complimento le direi che la credo già pentita.
— Perbacco! — disse Antonio, — questa qui non scherza!
— E alla principessa dice sempre la verità? — chiese Regina.