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della principessa, — se volete una tazza di caffè servitevi.

— Scottate, — diceva Marianna alla principessa. — Avete mangiato molto? Che cosa avete mangiato? Che cosa le avete fatto mangiare? — chiese poi ad Arduina. — Sì, prenderò il vostro caffè, sebbene sia così cattivo. Come sono piccoline le vostre tazze! Rassomigliano a me!

Regina intanto guardava la signorina, ricordando d’aver sentito dire da Antonio che molti credevano Marianna figlia illegittima della principessa.

— È proprio il caso del sorcio partorito dalla montagna, — pensò.

E le parve che Marianna indovinasse il suo pensiero, perchè volse la testolina come un topo sorpreso da un lieve rumore, poi le si avvicinò, con la tazza sulla palma della mano, e le disse maliziosamente:

— È un cattivo soggetto suo marito, sa: lo tenga d’occhio se vuole che non gliene faccia di tutti i colori.

— Mi pare. — rispose Antonio, — che il cattivo soggetto, in questo momento, sia lei! Perchè vuol destare dei sospetti nell’anima di mia moglie?

— Perchè ne ho pietà!

— Perchè? — chiese Regina.

— Perchè si è sposata, semplicemente. Ecco un altro cattivo soggetto, — disse Marianna, additando Massimo, che si era avvicinato. — Del resto tutti cattivi soggetti, gli uomini! Ma sono meglio i cattivi che i buoni: i buoni sono stupidi. A me piace gli uomini cattivi, terribili, anzi, purchè abbiano ingegno e molta volontà.