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casa contaminata, di richiamare Antonio in un altro luogo e dirgli: poichè l’errore è stato comune perdoniamoci a vicenda, ma ricominciamo la nostra vita?

Sciocchezze; roba da romanzo! Nella vita reale certe cose non possono accadere, o non accadono mai a proposito.

Regina era fuggita una volta, abbandonando il nido puro che le sembrava troppo stretto; la sua fuga era stata un capriccio ridicolo, e perciò s’era compiuta. Ora invece, ora che la sua dignità e il suo onore le imponevano di non rimetter piede nella casa insozzata dalla vergogna più bassa, ora le riusciva impossibile ripetere la scena!


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Affrettò il passo. La sua sottana frusciava, susurrava, ed ella provava una lieve irritazione nel sentire quel sospiro di seta che la circondava e la seguiva. Ma i suoi pensieri si schiarivano. A misura che scendeva per via Viminale le sembrava di ritornare completamente calma.

Bisognava vedere, esaminare, aspettare. Il mondo è maligno, le gente vive di calunnie o almeno di maldicenze. Non si condanna un uomo, solo perchè una studentessa pettegola ha raccolto sul suo quadernetto una malignità morbosa.

Era una piccolezza.


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Eppure...