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sciocchezze di Marianna. — L’altro giorno ella non diceva così.
— Si cambia facilmente opinione.
— Scusi?
— Si cambia facilmente opinione, — ripetè Regina con voce alta e quasi irritata. — Eppoi l’altro giorno io dicevo che Roma è bella soltanto pei ricchi mentre pei poveri è abbominevole. Il povero, a Roma, è come il mendicanti davanti alla porta chiusa d’un palazzo... un mendicante che rosicchia un osso...
— E qualche volta passa il cane del ricco, e strappa di mano al mendicante anche quell’osso... — disse Marianna.
L’altra rise nervosamente.
— È vero! È vero!
La principessa sollevò sul viso di Regina i suoi piccoli occhi giallognoli, la guardò un momento, poi si volse alla signora che le stava seduta a fianco e le parlò in tedesco.
Ma parve a Regina che madame avesse voluto dirle qualche cosa col suo sguardo freddo e fugace, qualche cosa di triste, di amaro, di beffardo; e cessò di ridere.
*
« 28 giugno 1900.
- «Antonio,
«Tu leggerai questa lettera dopo che io sarò partita. La leggerai, ancora un po’ triste per la nostra separazione, e ti parrà forse dettata da un mio capriccio passeggiero. Se invece tu sapessi da quanti e quanti giorni, anzi da