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consultare i listini di borsa e verificare le operazioni di borsa compiute dal cavalier R. per conto di madame; rivedere le distinte delle operazioni giornaliere, assumere informazioni presso gli agenti di cambio, e, in una parola, esercitare un rigoroso controllo su tutta l’amministrazione del cavaliere.
— Ma, — insistè Regina, — ti compenserebbe bene, madame?
— Scusi? — egli disse, imitando la voce e l’atto della principessa.
— Come ti compenserebbe? — gridò Regina.
— Con qualche altro centinaio di lire: è avara, lo sai!
— È pronto, signora! — annunziò la serva, con la sua compitezza elegante.
Durante il pasto, Antonio spiegò a Regina le operazion di borsa, e di altre speculazioni finanziarie, parlandone con un certo piacere. Ed ella pareva interessarsi al discorso di lui; ma mentre ascoltava, i suoi occhi splendevano della luce vaga d’un pensiero molto lontano dalle cose che Antonio diceva. A un tratto, però, ella si animò e i suoi occhi tornarono nel mondo che li circondava.
— Se tu diventassi proprio l’uomo di fiducia, «il segretario» di madame! — ella esclamò. — Ricordo un sogno fatto la prima notte che l’abbiamo incontrata da Arduina: ella era morta e aveva fatto testamento in nostro favore.
— Sarebbe facile, — disse Antonio.
— Il testamento? — chiese ella ridendo.
— No, va là; ottenere l’amministrazione; ma bisognerebbe adulare, leccare, strisciare molto, prima, ed anche intrigare, tanto più che oltre