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— Che cosa ha quella sciocca? — si domandò.
Le sembrò che Marianna indovinasse il suo pensiero perchè le disse piano:
— Filano...
Regina rise, con un riso vago, incosciente; ma subito dopo inorridì.
— È possibile? — mormorò.
— Tutto è possibile, — disse il topo. — Voi siete tanto ingenua ancora! Ma vedrete, col tempo, che tutto è possibile!
*
L’indomani Antonio disse a Regina che la principessa, presso la quale s’era recato per l’affare del trasferimento della rendita, li invitava a pranzo per la domenica seguente.
Regina accettò a malincuore: e dopo quella, tutte le volte che madame Makuline si degnò invitarla.
I pranzi erano magnifici, serviti da camerieri solenni; ma Regina ci si annoiava e al ritorno diventava d’un umore terribile: e Antonio diceva che i camerieri gli davano una soggezione tale da guastargli poi la digestione. Gli invitati di madame erano sempre vecchi signori stranieri e mediocri poeti e sconosciuti artisti italiani: la conversazione era in apparenza interessante, poichè si parlava di letteratura, di arte, di teatri, di attualità palpitanti; ma Regina osservava che tutti esprimevano idee comuni, idee vecchie, niente affatto corrispondenti alle idee che a lei scintillavano nella mente. E si annoiava; ma tornata all’ambiente di casa Venutelli pensava con rancore ai sa-