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68 | nell'azzurro |
del mare: la costa si dileguava lentamente, bruna e solitaria, e da lontano gli alti scogli neri flagellati dalle onde argentee parevano piccoli castelli in rovina.
Giacomo, sul ponte, conversava animatamente con altri passeggieri, ma di tanto in tanto gettava uno sguardo inquieto su Cicytella che china sul parapetto, il viso appoggiato alla mano, i ricci scompigliati dalla brezza, guardava fisso il profilo dell’isola che si allontanava, bruno ed immobile fra le onde bianche ed il cielo glauco.
Ella cercava ancora la sua casetta, i suoi massi le sue siepi verdi, il bosco e le rupi dalle cui cime aveva spesso guardato questo mare che ora la trasportava a luoghi ignoti a lei, cercava le sue pecore, i suoi cani, il suo cavallino grigio, ascoltava attentamente se mai udiva il mormorio del ruscello, il fremito delle foreste e il canto degli uccelli, vedeva con la fantasia il villaggio nel cui modesto camposanto nereggiava la croce del suo vecchio babbo, del buon Bastiano, e sussultava pensando che nessuno più avrebbe deposto su quella croce le corone di fiori di musco, di rose montane e d’ellera olezzante...
Si ha un bell’essere felicissimi, vicini ad un padre che ci adora, in viaggio verso una terra divina, fatta meravigliosa da Dio e dagli uomini, pro-