Pagina:Deledda - Nell'azzurro, Milano, Trevisini, 1929.djvu/64

60 nell'azzurro


un pittore di paesaggi vergini e silvestri; e Giacomo era venuto.

La rassomiglianza di Cicytella con la moglie, aveva destato in lui una pazza speranza, un delirio che lo aveva privato del sonno, della pace, quasi della ragione.

E anche lui aveva sentito ingrandire la sua speranza nel sentir zio Francesco narrare come Bastiano aveva trovato Cicytella, le sue lunghe ed infruttuose ricerche in tutta l’isola, la ricchezza degli abitini che Cicytella indossava.

— Zio Francesco — disse Azzo, commosso al pari del suo amico — potete ricordarvi la forma di questi abiti, il loro colore, la loro guarnizione, le cifre ed i ricami che avevano? Tu, Giacomo, te ne ricorderai benissimo, non è vero?

— Oh sì!

— Oh no! — disse il pastore con rammarico.

Cicytella s’alzò e sparì e ritornò, automaticamente, come se operasse in sogno. Essa infatti credeva di sognare. Depose innanzi a Giacomo un fagottino di roba e l’aprì: fece vedere al pittore i suoi abitini e lo guardò ansiosamente.

Giacomo guardò a sua volta ansiosamente le vesti e mandando un leggero grido svenne.

Aveva riconosciuto gli abitini che aveva sua