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vita silvana 23


ostante il trambusto che regnava in tutta la casetta, era la serva più felice del villaggio. D’un tratto ella disse al giovine:

— Dottor Azzo, ecco una bambina che si farà una bella, ma bella fanciulla!

E gli additò, attraverso la finestra che guardava nell’orto, Cicytella che era giunta a scoprire il vecchio sacerdote sotto un pesco, mentre leggeva tranquillamente, in un momento di quiete, il suo Breviario.

Il giovine la guardò fissamente e trasalì. Non era certo la bellezza della bimba che lo turbava in quella strana guisa: era qualche altra cosa che sulle prime egli non si seppe spiegare.

La guardò a lungo, attentamente. D’un tratto il prete e la bimba rientrarono in casa.

— Cugino Azzo, — esclamò il primo, — vuoi fare una buona azione? Questa bambina ha il padre malato; è venuta per pregarmi d’andare a trovarlo ed io volo. Vuoi venire anche tu, nella tua qualità di medico? Fra un’ora saremo di ritorno.

— Fra un’ora? È dunque un villaggio vicino?

— No, signor dottore — esclamò Cicytella avanzandosi tutta rossa, contenta all’idea di ritornare dal malato con un medico — è lassù sul monte, perché il mio povero babbo è un vecchio pasto-