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114 | nell'azzurro |
— Io? — rispose la terza voce, dopo un lungo momento di silenzio. — Anch’io temo la morte, anch’io...
— Possibile che siate tanto vigliacchi? — interruppe il primo, pestando i piedi.
— Vigliacchi? — dissero gli altri due con furore. — Non temiamo nessun vivo, ma i morti... vedi, li temi anche tu, Gianmaria... Scendi un po’ tu.
— Io? — disse questi dopo un lunghissimo momento di silenzio. — Sono così piccolo... non arrivo giù...
— Ti legheremo una corda sotto le ascelle — dissero i due — a meno che anche tu non sii un vigliacco...
Gianmaria non rispose. La scena era così comica nel suo terrore, che Ardo sorrise.
— Sei vigliacco anche tu? — esclamarono gli altri ridendo.
Gianmaria si sentì forse troppo offeso da quel riso, perché disse con dispetto:
— Vigliacco?... Ebbene, scenderò per dimostrarvi che non temo né i vivi, né i morti.
— Le morte, le morte, caro mio... — mormorò Simone legandogli la corda sotto le ascelle.
Poco dopo Gianmaria scendeva nella tomba