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una terribile notte 113


fili: erano tre profili di visi d’uomini dagli occhi scintillanti, dalla barba nera, tre profili duri, ma perfetti, nervosamente disegnati.

Che cercavano? Venivano forse a liberare il povero piccino? Sulle prime così credette Ardo, ma dopo qualche parola scambiata fra loro dai tre uomini, si accorse che erano tre ladri, tre banditi forse, tre violatori di sepolcri, introdottisi furtivamente nella chiesa per spogliare, come Andriana aveva anch’essa tentato, la ricca dama morta.

— Se parlo, costoro sono capaci di fuggire, di richiudere la tomba e lasciarmici. Mi crederanno uno spirito.

— Chi di noi scende? — chiese una voce. — Tu, Simone, sei abbastanza alto per calarvi senza aiuto...

— Io? — disse un’altra voce dopo un momento di lugubre silenzio. — io non scenderò punto...

— Ma perché? — domandò la terza voce.

— Temo i morti e specialmente la morte...

— Tu scherzi? — ripeté la terza voce, tremando leggermente.

— No, ma ho abbastanza peccati perché possa avventurarmi in questa tomba, donde donna Antonina può farmi calare... all’inferno.

— O salire al cielo... — disse la prima voce, ironicamente. — Scendi tu, Badore...