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108 | nell'azzurro |
— Mille scudi? — disse Ardo riprendendo animo. — Ma è gente pazza quella lì...
— No, è gente ricca, gente che spende più lei in un pranzo che io in tutto l’anno!
Ardo capì finalmente ciò che Andriana voleva fare.
— Ah, voi volete che io scenda nel sotterraneo, le levi l’anello e ve lo porti su?
Gli occhioni di Andriana scintillarono vivamente.
— Ma bravo, bravo, bravo, come sei intelligente! È appunto ciò che voglio da te! Scenderai in questo cesto — il sotterraneo è alto appena due metri — piglierai con te la lanterna, leverai l’anello e risalirai, ed io ti darò una grandissima forma di formaggio.
Ardo ebbe un sorriso: un magnifico sorriso che esprimeva ribrezzo, disprezzo, superstizione.
— Io non discenderò — disse, allontanandosi ancora di un passo.
Andriana gli afferrò le mani, con un moto d’ira, e mormorò a denti stretti, frenandosi a stento:
— Perché non scenderai?... Dovevi dirmelo prima, in cucina, che non t’avrei preso con me. Ora devi scendere...
— Voi non mi diceste nulla... — mormorò Ardo tremando anche lui — non sarei venuto... La